Bilancio regionale 2026–2028, Uil Sardegna : “Servono scelte coraggiose su lavoro, sanità, sicurezza e territori”
17/11/2025
“La manovra 2026–2028 può essere una vera occasione di svolta, ma servono scelte coraggiose che mettano al centro lavoro stabile, sanità efficiente, sicurezza sul lavoro e una mobilità moderna e accessibile”. Lo afferma la segretaria generale della Uil Sardegna Fulvia Murru, commentando il primo incontro con l’assessore regionale alla Programmazione e Bilancio sulla Manovra di Bilancio 2026-2028.
Il sindacato sottolinea la necessità di un piano assunzionale nella sanità, con l’obiettivo di ridurre del 20% annuo le liste d’attesa, e di maggiori risorse per i comuni interni per contrastare spopolamento e disuguaglianze territoriali.
La UIL propone inoltre maggiori risorse per le aree di crisi industriale e clausole sociali vincolanti che leghino i contributi alle imprese ad assunzioni stabili e a uno sviluppo industriale sicuro, nel rispetto della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Tra le priorità, anche maggiori risorse dedicate alla mobilità, per migliorare i collegamenti interni e con il resto del Paese, garantendo accessibilità e coesione territoriale.
La UIL Sardegna richiama l’attenzione sulla necessità di rafforzare le politiche di welfare, con investimenti strutturali nei servizi alla persona, nel sostegno alle famiglie, nell’assistenza domiciliare e nelle misure di contrasto alla povertà e alla disoccupazione di lunga durata, affinché nessun cittadino venga lasciato indietro.
Altro pilastro della manovra deve essere la transizione energetica, che va orientata alla creazione di lavoro qualificato e stabile, alla valorizzazione delle filiere locali e all’autonomia energetica dell’isola, puntando su rinnovabili, idrogeno e comunità energetiche, in un equilibrio tra sostenibilità ambientale e sviluppo industriale.
“Ogni euro deve essere speso con responsabilità e trasparenza – conclude Murru – per trasformare il bilancio regionale in un vero strumento di sviluppo, sicurezza e giustizia sociale per la Sardegna".