"Sardegna: laboratorio per le transizioni", convegno UilTec Nazionale a Cagliari
17/11/2025
“Il costo dell'energia in Italia è fra i più alti in Europa e, per questo motivo, spesso, ci troviamo ad affrontare crisi aziendali con gravi conseguenze sociali e occupazionali. Senza contare le ripercussioni sulle famiglie, costrette a fare i conti con bollette sempre più salate. E poi c’è la questione della transizione energetica: l’Europa dovrebbe fare molto di più e con una maggiore attenzione alla transizione sociale”.
È quanto ha dichiarato il Segretario Generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, in occasione del convegno sul tema organizzato, a Cagliari, dalla UilTec Nazionale.
All’incontro dibattito erano presenti tra gli altri la Segretaria Generale della UilTec Daniela Piras, la Segretaria Generale della Uil Sardegna, Fulvia Murru, tutta la Segreteria Regionale della Uil Sardegna e i Segretari Generali UilTec delle varie regioni.
A margine del dibattito che ha visto la partecipazione di Paolo Appeddu – Ceo EP New Energy Italia; Franco Balsamo – Ceo Saras; Ruggero Bimbatti – Amministratore delegato MEDEA (gruppo Italgas); Emanuele Cani – Assessore all’industria Regione Sardegna; Maurizio De Pascale – Presidente Confindustria Sardegna; Costantino Deperu – Chief Business Development, Engineering & Construction Officer Erg; Carlo Stagnaro – Direttore Ricerche e Studi, Istituto Bruno Leoni; Nicola Lanzetta – Direttore Italia di Enel; Alessandro Puliti – Amministratore Delegato Saipem; Giuseppe Ricci – Chief Operating Officer Industrial Transformation Eni; Elio Ruggeri – Managing Director SNAM Energy Terminals; Davide Tabarelli – Presidente Nomisma Energia; Pier Francesco Zanuzzi – Direttore Rete Terna, la Segretaria Generale della Uil Sardegna Fulvia Murru e il Segretario Generale della UilTec Sardegna hanno riposto alle domande dei giornalisti in merito alle decisioni sul parco fotovoltaico di Putifigari: “La UIL Sardegna denuncia una deriva speculativa che trasforma la transizione ecologica in un “far west energetico”, dove a pagare sono territorio e comunità locali - ha evidenziato Murru - Noi chiediamo lo stop agli impianti in aree sensibili e vincolate; ripristino della legge regionale sulle aree idonee; pianificazione condivisa e trasparente con istituzioni, lavoratori e comunità; sviluppo di una filiera sarda delle rinnovabili che generi lavoro stabile e tutela ambientale”. Per Loi “si sta andando verso una deregulation che poterà a una sollevazione da parte dei territori”.